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Analisi di stabilità degli alberi
con metodo V.T.A. (Visual Tree Assessment)

martello ad impulsi

martello ad impulsi

I tecnici dell'Agrostudi per verificare il grado di stabilità degli alberi adottano il metodo V.T.A. ormai riconosciuto in sede legale a livello europeo, il quale applica una procedura graduale per l'analisi delle condizioni interne del legno e per valutare le condizioni strutturali dell'albero.
Il metodo messo a punto dal Prof. C. Mattheck, dell'Università di Karlsruhe (Germania), si basa su una serie di studi che hanno dimostrato che i difetti statici interni di un albero sono solitamente collegati a determinati sintomi visibili esternamente. Il concetto che sta alla base del metodo è l'assioma della tensione costante, che e' una regola costitutiva generale, valida per le strutture biologiche.
Il Visual Tree Assessment  (Controllo visuale dell'albero) permette l'identificazione degli alberi che presentano un  rischio statico attraverso il riconoscimento di sintomi esterni caratteristici. Il fine ultimo dell'indagine è stabilire il grado di pericolosità degli alberi presi in considerazione attribuendo loro una classe di rischio predefinita oltre che definire le operazioni di conservazione e messa in sicurezza più idonee e predisporre un opportuno piano di interventi.
Piante  che abbiano avuto traumi dovuti ad eventi atmosferici, patologie, interventi di manutenzione non corretti  mettono in atto dei processi di crescita molto veloci tesi a ripristinare il proprio equilibrio.
Il metodo si serve in primis dell'analisi visiva, che verificando le caratteristiche esterne come chioma, cordoni, presenza di seccumi, organi fungini, ferite et altro permette di diagnosticare lo stato di salute di una pianta.
Quando l'analisi visiva non basta, occorre fare delle verifiche più approfondite mediante l'utilizzazione di strumenti specifici che effettuano misurazioni per la valutazione dello stato di salute interno della pianta.

vta

Le attrezzature più utilizzate sono:

Martello elettronico ad impulsi
Viene  effettuata la misura della velocità di propagazione del suono all'interno di una sezione dell'albero. Attraverso il martello viene inviato all'interno della sezione da esaminare un impulso che si espande in direzione radiale fino a raggiungere un sensore opposto, che segnala l'arrivo del segnale stesso. Un apposito contatore misura il tempo impiegato dall'impulso sonoro per giungere al sensore.

Il Resistografo
Il metodo prevede l'inserimento di un ago sottile nel legno e la misura della resistenza alla perforazione quando esso ruota in modo continuativo alla velocità di 1500 r.p.m..
Il profilo di densità prodotto consente di misurare le variazioni di densità tra aree di legno estivo ed aree di legno primaverile,  permettendo in questo modo conte anulari ed analisi di curve di crescita di soggetti arborei. Il legno decomposto o in via di decomposizione, a causa di carie o marciumi radicali, viene evidenziato dai profili di densità, dal momento che il decadimento causa una riduzione della resistenza meccanica alla perforazione.

La Classificazione della Propensione al Cedimento viene fatta secondo il protocollo previsto dalla Sezione Italiana dell'ISA (International Society of Arboriculture) e della Società Italiana di Arboricoltura (SIA). Tale classificazione distingue le piante in categorie predefinite di pericolosità, standardizzando le procedure di monitoraggio e di messa in sicurezza dei soggetti arborei, presenti in giardini, parchi, scuole, ville comunali, etc.

Le classi previste sono:
A – trascurabile
Vengono inseriti in questo gruppo tutti i soggetti che non manifestano né difetti di forma, degni di nota, riscontrabili con il V.T.A., né significative anomalie rilevabili strumentalmente. I rischi di schianto e caduta sono legati ad eventi statisticamente non prevedibili.

B – Bassa
Su queste piante l'osservazione visiva (V.T.A) e l'indagine strumentale hanno rilevato lievi difetti di forma e piccole anomalie strutturali. I rischi di schianto e caduta sono riconducibili a quelli  del gruppo A, tenendo presente che i lievi processi degenerativi e le anomalie morfologiche possono aggravarsi nel tempo.

C – Moderata
In questi soggetti si sono rilevati significativi difetti di forma e/o strutturali verificabili strumentalmente. Si prevede un ulteriore aggravamento delle anomalie riscontrate nel breve periodo. Questi alberi potranno passare in una categoria di rischio statico più elevata.

C/D – Elevata
In questa categoria vengono inserite le piante che presentano gravi difetti a livello morfologico e\o strutturale. L'abbattimento di questi soggetti può essere evitato intervenendo con opportune operazioni finalizzate alla messa in sicurezza degli stessi (riduzione della chioma, consolidamento, puntellamento, etc.). In mancanza degli interventi sopra citati la pianta è da ascriversi tra i soggetti di classe D. 
D – Estrema
Fanno parte di questa classe tutte le piante che per difetti morfologici e strutturali riscontrati devono ascriversi alla categoria statisticamente ad alto rischio di caduta e schianto. Per questi soggetti, la cui prospettiva di vita è gravemente compromessa, ogni intervento di risanamento risulterebbe vano. Le piante appartenenti a questo gruppo devono essere sostituite.

 

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