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Prelievo del campione
L’attendibilità delle analisi e quindi delle considerazioni che da esse derivano dipendono in larga misura dal corretto prelievo del campione. L’area di campionamento deve essere omogenea (ogni appezzamento preso in considerazione deve costituire un’unità colturale omogenea a sé stante).
Sull’appezzamento omogeneo, è necessario:
non effettuare campionamenti lungo i bordi del campo o nelle vicinanze di filari di alberi, fossi, strade, cumuli di sostanza organica in decomposizione e zone ove sono presenti ristagni d’acqua;
non campionare entro”fasce” che per colore o altro aspetto esteriore (pietrosità, tessitura etc.) denuncino uno stato di disomogeneità rispetto alle altre zone dell’appezzamento;
non campionare in zone che sono investite- o sono state investite - con colture diverse e hanno ricevuto fertilizzazioni e/o lavorazioni diverse.
Il campione per essere rappresentativo di un dato appezzamento deve essere costituito dalla mescolanza di vari prelievi (sub-campioni); sotto i 10.000 mq ne basteranno 8-10, per estensioni maggiori 14-16.
Il prelevamento dei campioni di terreno, potrà essere effettuato in qualsiasi momento su terreni non concimati da tempo, quando invece vi siano stati apporti di fertilizzante dovranno trascorrere non meno di tre quattro mesi dall’ultima somministrazione.
Per il prelievo si usa preferibilmente una trivella studiata appositamente per tale scopo, questa permette di prelevare una “carota” di terra alla profondità voluta. Si può, altresì, utilizzare una vanghetta, prelevando il campione di terreno dopo aver asportato circa 5 cm di terreno dalla superficie ove si intende effettuare il prelievo, effettuato una buca con parete verticale e quindi prelevato una “fetta” di terreno.
La profondità ottimale di campionamento è di circa 30-40 cm per la maggior parte delle erbacee, varia invece per le arboree in base alla profondità dell’appartato radicale (normalmente tra 60-70 cm).

Prelievo del campione casuale

Prelievo del campione a W

I diversi sub campioni raccolti vanno messi in un recipiente pulito, mescolati e ripuliti da eventuali corpi estranei (grosse radici, foglie, etc.), un campione rappresentativo (elementare) di circa 1,5Kg viene messo in una busta di plastica, etichettato e portata al laboratorio insieme al verbale di prelievo. Quest’ultimo rappresenta la “carta d’identità” del campione inviato al laboratorio.

Scarica il verbale standard

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Scarica il verbale tipo PSR 2007-2013
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